frejaa |
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| lo penso spesso..da piccola (elementari) sembravo letteralmente un maschio. ora fare l'operazione la vedo come una possibilità lontana e che nn prenderò mai seriamente (ho paura, soprattutto di non riuscire poi a provare piacere, o di sentirmi comunque incompleta dopo, perché non veramente un maschio)..ma allo stesso tempo penso che se fossi nata maschio la mia vita sarebbe stata molto più semplice e non avrei sofferto di depressione e altri problemi come invece è successo, se non altro perché sarei stata amata da chi amavo. c'è da dire cmq che la questione è molto soggettiva: io ho veramente poco di femminile caratterialmente, a parte forse la timidezza e la passività, ma penso siano entrambe caratteristiche personali non legate al sesso in fondo. esteriormente sono femminile ma tendente all'androgino in quanto sono una sportiva nata. il mio modo di amare si avvicina di più a quello di un maschio che a quello di una femmina..e non mi piacciono quelle cose tipicamente femminili tipo le scarpe, i trucchi ecc. (non indosso una gonna da quando ho iniziato a vestirmi da sola credo e le uniche scarpe coi tacchi che indosso sono gli stivali d'inverno, ma cmq raramente) i miei stessi hobby sono più maschili che femminili (chitarra e sport)...quindi ecco, non è solo una questione di estetica (avere o no il pene) ma proprio di mentalità, è chiaro che per una lesbica più femminile di me (nel senso che questa società dà all'aggettivo "femminile", che cmq non è assoluto) la questione del cambio di sesso è legata principalmente all'aumento delle possibilità di essere ricambiata e quindi, crescendo, scompare.
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