14/06/2008) Una ricerca universitaria indaga sulle reazioni dei genitori al coming out dei figli: i padri sono più sorpresi delle madri, il 79% cerca aiuto nei libri, quasi tutti sono impreparati.
E' nel numero in edicola questa settimana de L'Espresso la ricerca condotta da Chiara Bertone e Marina Franchi dell'Università del Piemonte Orientale sulle reazioni dei genitori italiani rispetto al coming out di un figlio gay o una figlia lesbica. Lo studio sarà presentato a Firenze il 20 e 21 giugno nell'ambito della prima Conferenza europea Family Matters - Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche e rappresenta la più grande ricerca del genere mai effettuata in Europa: come chiariscono Bertone e Franchi "abbiamo intervistato in profondità oltre 200 familiari di omosessuali tra i 14 e i 22 anni, o comunque dichiaratisi tali in quella fascia di età". Perchè seppure tra dubbi, incertezze, polemiche e ostacoli, di omosessualità si parla molto. Quello che non viene quasi mai affrontato è il coming out dei genitori degli omosessuali.
"Ho letto di nascosto il suo diario, perché aveva quasi 20 anni e si apriva poco, era chiusa, a volte strana. Vi ho trovato una lettera d'amore, bellissima. Anche commovente. Ma la firma in fondo non era di un ragazzo, era un nome di donna, senza possibilità di equivoco. Sono quasi svenuta..." (Marisa Mandelli di Milano)
"Io invece credo di essere svenuto davvero. M'è crollato il mondo addosso. Il mio unico figlio era gay! Non sarei mai diventato nonno... E cosa avrei detto agli amici, ai colleghi, ai parenti, al parroco? L'ho saputo da mia moglie, che poi mi ha aiutato a superare la china"
(Antonio Evaristo di Catania)
Sono alcune delle testimonianze raccolte nell'ambito della ricerca, non tutte così forti o tragiche, ma molte comunque specchio di una società in cui il problema del coming out è anche dei genitori nei confronti di parenti, amici, colleghi e, per i credenti, del clero. E in gran parte dei casi al coming out ci si arriva totalmente impreparati. Il 53% dei padri e il 44% delle madri ha giudicato il rivelarsi omosessuale del figlio/figlia completamente inaspettato (più nei confronti dei maschi che delle femmine). Nel 64% dei casi è il figlio a dichiararsi e per il 52% dei casi è la madre la prima a saperlo e ad effettuare da 'filtro' nei confronti del padre. Anche se, nel caso ve ne siano, i primi ad essere informati sono fratelli e sorelle.
Quello che sostanzialmente mette in luce la ricerca è che in Italia non esiste la 'cultura' dell'omosessualità. Come ben sintetizza Giuseppe Nicotri su L'Espresso "le famiglie in Italia non hanno né regole né ruoli né un linguaggio costruttivo per affrontare la scoperta dell'omosessualità di un proprio membro" e, come sottolinea Mila Banchi, presidente Agedo Toscana, "gay e lesbiche sono stati socialmente costruiti come estranei alla famiglia, perciò non esiste un ruolo familiare al quale si possa fare riferimento".
I genitori si ritrovano impreparati, stupiti e senza punti di riferimento. Perchè, come testimonia Agostino Fragai, assessore della Regione Toscana alle Riforme istituzionali, "L'integrazione in famiglia della 'diversità' omosessuale in Italia è particolarmente difficile. Perché? Perché a differenza di altri Paesi europei sono poco accettate le esperienze e i modelli familiari 'altri' che potrebbero aprire spazi per le famiglie omosessuali". Parte quindi la ricerca di 'aiuto': il 79% si rivolge ai libri, il 46% al sostegno professionale privato, il 39% alla televisione, il 31% ad internet, solo il 5% a servizi sociali e sanitari pubblici e un altro 5% alla scuola del figlio/a, il 21% al sostegno spirituale, e il 61% ad associazioni come Agedo o Arcigay/Arcilesbica.
"Non diventerò mai nonno/a". Quanti si sono sentiti dire questa frase o comunque ne hanno sentito il peso? Se può essere di conforto questa ricerca evidenzia che l'88% dei genitori vuole per le coppie omosessuali il riconoscimento degli stessi diritti di quelle eterosessuali, matrimonio compreso, e l'85% è del parere che due genitori dello stesso sesso possano dare a un bimbo amore e una buona educazione. Il 72% dei genitori vorrebbe che le lesbiche potessero adottare e il 64% che potessero ricorrere all'inseminazione artificiale. Resta quel 38% che si augura che i propri figli se ne vadano all'estero.
fonte: Gay.tv
